Qui il mare è ricco di pesci e variopinti fondali, ma 
la zona è anche caratterizzata dalla presenza di numerosi siti archeologici, tra i quali una interessante necropoli, 
scavata proprio a ridosso delle case del centro urbano. Interessante, per chi decide di fare una sosta nei porti di 
Calasetta 
o Sant'Antioco, è la visita al 
Museo de "Su Binu" (ossia del Vino) che espone tutti gli strumenti utilizzati 
dall'uomo per la coltivazione della vite. Questa fertile campagna, infatti, è caratterizzata da vitigni ad alberello che 
producono le uve dalle quali si ricava il famoso "Sardus Pater": un vino da tavola di grande corpo e intenso profumo 
che bene accompagna ogni tipo di pietanza. Dal porto di Calasetta, 
vivace per la presenza di molte imbarcazioni da pesca, si parte in traghetto per arrivare alla vicina Isola 
di San Pietro.
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 S.Antioco - Tophet | 
  
  
 Carloforte - La costa | 
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Disabitata sino al 1737, l'isola si popolò in quegli 
anni di una colonia di liguri originari di Pegli che qui arrivarono per sfruttare la raccolta del corallo. Venivano, 
allora, da Tabarca (sulle coste tunisine) dove oramai il corallo scarseggiava e 
fondarono Carloforte, l'unico 
centro di un'isola, quasi tutta montuosa. I Carlofortini parlano ancora il dialetto originale, amano il mare come 
tutti i liguri, hanno sempre vissuto di pesca e molti di loro hanno navigato per tutti i mari sia come comandanti 
che come  semplici marinai. 
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Ancora oggi a Carloforte nel mese di maggio si pratica 
la pesca del tonno, che viene lavorato ed inscatolato negli stabilimenti locali e dal quale si ricava la prelibata 
bottarga e il musciame. Da provare l'originale cucina dei carlofortini: un pò ligure , per le trofiette ed il pesto, 
un pò africana per il caratteristico cus-cus che qui chiamano cascà. Il mare attorno all'isola è profondo e 
pescoso e bisogna fare molta attenzione nel navigare sottocosta soprattutto in giornate di forte vento.
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 Carloforte - La pesca del tonno | 
  
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