Risalendo la costa verso nord si trova la lunga 
e bella spiaggia di Portixeddu che si chiude con Capo Pecora. Alle spalle della spiaggia grandiose dune di 
sabbia con una ricca vegetazione che ha formato una sorta di diga e che impedisce che la sabbia si disperda 
sotto la spinta dei forti venti occidentali.
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Il litorale che precede 
Capo Pecora appartiene al comune di 
Fluminimaggiore nelle cui vicinanze si trovano le Grotte di Su Mannau, visitabili per un lungo tratto, ed 
il Tempio di Antas dedicato ad una divinità locale: il Sardus Pater. Si entra, così, nella cosiddetta 
"Costa Verde" e nella Marina di Arbus che sono preceduti dalla spettacolare "colata" di sabbia di 
Ingurtosu, le cui dune con folti ginepri degradano a mare in grandi spazi ancora quasi deserti dove 
l'uomo per fortuna non è ancora riuscito a mettere mano, o meglio a mettere mattoni.
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 Marina di Arbus | 
  
  
 Ingurtosu - Archeologia 
mineraria | 
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Ingurtosu è un villaggio minerario oggi 
praticamente abbandonato, nel quale si possono ancora scorgere i segni di quello che fu il periodo 
di massimo splendore dell'attività mineraria. 
Un unico avvertimento: la tentazione di un tuffo in mare è forte e legittima, ma bisogna stare molto 
attenti (soprattutto se non si è nuotatori esperti) perché la spiaggia si fa subito profonda ed insidiosa 
e le lunghe onde "oceaniche" possono creare problemi.
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Un'altra servitù  militare (cosi come indicato 
per Teulada) non permette l'avvicinamento a Capo Frasca, doppiato il quale si entra nell'ampio e riparato 
Golfo di Oristano. Si affacciano sul golfo località importanti come il capoluogo di questa provincia, Oristano 
appunto, ma anche Arborea e Cabras nel cui territorio si trovano le zone umide più importanti della 
Sardegna, protette da leggi internazionali, ricche sia di pesce sia di diverse specie di uccelli che in 
questi stagni hanno trovato fissa dimora.
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Chiude a Nord il Golfo di Oristano la 
penisola del Sinis: punto di arrivo di questa nostra navigazione. La zona è importante non solo 
per la bellezza della costa ma soprattutto perché dietro Capo San Marco è stata ritrovata la città 
punico-romana di Tharros, i cui scavi archeologici hanno riportato alla luce non solo i monumenti 
di quelle civiltà ma anche numerosi e preziosi oggetti che si possono ammirare nei Musei di Cagliari, 
Oristano e Londra.
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 La Penisola del Sinis | 
  
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